Pulire, lavare e tagliare a striscioline i peperoni
Tagliare a rondelle la zucchina e a pezzettini la patata.
Affettare sottilmente lo scalogno e soffriggere con un filo di olio e uno spicchio di aglio.
Unire la verdura e la passata.
Regolare di sale e prezzemolo.
Far cuocere per 40-45 minuti, aggiungendo, se serve ogni tanto, un goccio di acqua.
3.2.2708
Note : Le dosi sono per due persone se come me siete amanti delle verdure e vi piacciono le porzioni abbondanti, altrimenti va bene per 4. Ottima da gustare con le bruschette!!!!
Ci voleva, oggi ho iniziato la produzione, sia quello “normale” cioè genovese, sia quello siciliano, però stavolta alla trapanese.
La ricetta del pesto siciliano generico che ha la ricotta lo trovate nel sito di Donnaecasa, mentre qui ho optato per quello trapanese, ecco la ricetta:
Hola gente! Vi avevo anticipato in un post precedente dove avevo proposto i canederli agli spinaci che avrei fatto anche quelli allo speck, i miei preferiti! Eccoli oggi freschi freschi e già mangiati per pranzo.
Questi sono i miei preferiti!
Oggi propongo un succulento piatto trentino: I Canederli agli spinaci.
La versione di oggi è agli spinaci, ma non lasciate questi schermi perchè prossimamente ci saranno anche allo speck, i più classici.
I canederli sono delle polpette di pane, se così si possono chiamare, tipiche del trentino, che si cuociono nel brodo e poi possono essere servite con il brodo stesso oppure con formaggio fuso, come in questo caso.
La ricetta di entrambe le versioni mi è stata data da un’amica che li cucina spesso e che un bel pò di tempo fa ci ha invitato gentilmente a mangiarli in compagnia, da li mi ha poi gentilmente dato la ricetta:.
Siamo finalmente nel periodo di Carnevale! Come ogni anno si festeggia con le frittelle o dolci tipici.
Qui vi presento il dolce tipico abruzzese che mia nonna faceva sempre, soprattutto quando c’erano tante persone: La cicerchiata.
I napoletani la riconoscono, per loro sono gli struffoli che si fanno a Natale, mentre per gli abruzzesi si chiama cicerchiata, palline simili a ceci (cicerchie appunto) assemblate con il miele.
Mi sono tanto divertita a farla ed ha collaborato anche la family a fare le palline, anche la piccola che si e’ divertita un mondo e con lei io.
Lei faceva si le palline, anche bene la gioia, ma ad ogni pallina si leccava tutta la mano, quindi una pallina, una leccata e una lavata di mano!
Per una ciambellina di cicerchiata ho impiegato il doppio del tempo.
E’ bello perche’ si possono fare varie forme, mia nonna la faceva spesso a forma di ciambella e la ricetta è facile perchè le ricette di una volta sono tutte dosate al cucchiaio.
Ecco qui la cicerchiata della nostra tradizione familiare:
Cicerchiata abruzzese, dolce tipico abruzzese per carnevale fatto con la ricetta della nonna
Autore: Annalisa
Ricetta: Dolce
Cucina: Italiana
Ingredienti
Le "legge" dice : per ogni uovo un cucchiaio di zucchero e un cucchiaio di olio e 10 g di farina tipo 00
2 uova
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di olio evo
200 g di farina tipo 00
olio per friggere
10-12 cucchiai di miele
codette dolorate
qualche mandorla pelata
Preparazione
In una capiente ciotola, unire lo zucchero alle uova e all'olio, versare la farina e impastare fino a formare un impasto omogeneo.
Formare tante palline piccole come ceci, anche un filino meno, quando si cuoceranno si gonfiano sempre un po'.
Scaldare dell'olio in una padella antiaderente e cuocere le palline fino a completa doratura girandole ogni tanto, (5 minuti circa)
Scolarle su carta assorbente.
Nel frattempo scaldare il miele sempre in una padella antiaderente, appena formera' la schiumetta , versare l e palline e cuocerle 5-10minuti nel miele, devono caramellare e assorbire il miele.
A questo punto prendere lo stampo che si e' deciso di utilizzare, bagnarlo oppure bagnare della carta da forno e foderarlo. Versare le palline dargli la forma desiderata e farle asciugare.Guarnire con codette colorate e mandorle pelate. Farla raffreddare e gustarla
Note
Per quanto riguarda la farina dosatela in base all'umidità, alla grandezza dell'uovo, insomma regolatela un pò, in teoria vanno 100 g per uovo.
3.2.2885
La prossima volta opterò per farla nei pirottini colorati monoporzione, è più comodo da servire e da mangiare ed è carina ugualmente!
Non allontanatevi da questi schermi domani altre frittelle!!! :):):)
La ricetta di oggi e’ anch’essa un piatto dei ricordi, ma non “del sud” stavolta, bensi’ appartengono alla tradizione culinaria bergamasca di nonna e zia.
Piu’ precisamente alla sorella di mia nonna.
Una donna fragile ma temeraria, che ha passato la prima e la seconda guerra mondiale!
Mi ricordo dei suoi racconti , durante la guerra e’ stata malata di tifo, le e’ stata data l’estrema unzione e con quella e’ risuscitata, e’ morta alla bella eta’ di 93 anni!
Mi raccontava degli aerei, dei bombardamenti, dei tedeschi, tutto sempre vicino alla mitica stufa dove aveva sempre appoggiato un pentolino che spesso conteneva il suo pancotto.
Dovete sapere che era una donnetta magrolina, piccola, non era sposata e con l’eta’ soffriva un po’ di solitudine, ultimamente ci sentiva poco.
Ha sempre mangiato come un’uccellino e ultimamente senza denti ancor di piu’, percio’ un pentolino di pancotto le durava qualche giorno.
“Pan còc, pan net, induina n’do che l’è in che sto che'” (detto bergamasco):
Pancotto, primo piatto povero a base di pane raffermo della tradizione bergamasca
Autore: Annalisa
Ricetta: Primo piatto
Cucina: Italiana
Serves: 4
Ingredienti
200 g di pane raffermo
brodo vegetale q.b.
3 - 4 cucchiai di pomodoro
prezzemolo
1 foglia di alloro e salvia
sale q.b.
olio evo
1 scalogno
formaggio grattugiato
Preparazione
Rosolare con un filo di olio lo scalogno
Unirvi il pane precedentemente spezzettato a pezzi piccoli
Ricoprire di brodo vegetale
Aggiungere il pomodoro, il prezzemolo, l'alloro, la salvia, un filo di olio e far cuocere una ventina di minuti, fino a che il pane si sia ammorbidito bene.
A piacere potete frullarlo un po' , io l'ho fatto per la bimba.
Note
Questa e' la ricetta di famiglia, o perlomeno come faceva mia zia e mia mamma. C'è anche la versione senza pomodoro, con l'aggiunta di latte e alcuni alla fine mettono l'uovo.
Affettare finemente la cipolla e rosolarla in una padella con un filo di olio.
Tagliare a tocchetti le patate e unirle alla cipolla. Farle dorare un po' con l'olio per 2 minuti.
Dopo di che ricoprirle di acqua, aggiungere la salsa di pomodoro, il prezzemolo, la maggiorana e salare. Aggiungere ancora un filo di olio e cuocere per una mezz'oretta fino a che si asciughino bene e formino un bel sughetto.
Servire con una spolverata di pepe se lo desiderate.
Come promesso ecco le frittelle, aspettando Carnevale! Non sono le uniche, ne preparero’ altri tipi, ma cominciamo da queste che sono quelle che preparava sempre mia mamma.
Frittelle di mele, ottime per i bambini. Sono dolci. gustose e sane.
Autore: Annalisa
Ricetta: Dessert
Cucina: Italiana
Ingredienti
3 mele di media dimensione (meglio se renette)
100 g di farina tipo 00
230 ml di latte
un pizzico di sale
zucchero semolato q.b.
scorza di limone q.b.
olio per friggere q.b.
Preparazione
Lavare le mele e pelarle, cavarle nel centro da intere in modo da poter ottenere delle fette con il buco
Tagliare la mela a fette con il buco spesse 3-4mm circa
Preparare la pastella
Mettere in una ciotola la farina un pizzico di sale e il latte, mescolare bene e aggiungere la scorza di limone.
Si otterrà una pastella densa.
Versare l'olio in una padella e portare a temperatura adeguata per la frittura
Intingere le fette di mala nella pastella e friggerle nell'olio un paio di muniti per parte, fino a che diventano ben dorate.
Passarle nello zucchero semolato ancora calde. Farle raffreddare e gustarsele!!!
3.2.2265
Dopo averle mangiata una, giusto per vedere come fossero venute, sono uscita, sperando di trovarne qualcuna al mio ritorno. Ero disposta a fare cena con due o tre di queste e un buon caffe’! non c’erano piu’ 🙁 🙁 :(….
Il piatto di oggi e’ ancora una delle ricette di mia mamma, il piatto della Domenica.
Questa e’ la nostra Casòla!
La Cossoeula e’ un piatto tipico delle nostre zone, milanese e lombarda.
La chiamo light perche’ noi mettiamo le cotolette di maiale e nient’altro, non e’ la classica con le zampe e il muso del maiale e quant’altro, al massimo ci aggiungiamo un po’ di luganega arrostita.
Mio suocero ama questo piatto, ancor di piu’ la tradizionale, come dargli torto essendo cresciuto mangiando zampe di maiale???!
Risulta molto digeribile, ottima accompagnata da polenta :
In una padella capiente rosolare con un po d'olio la cipolla, unire le cotolette salate in superficie, e aggiungere gli aromi, sfumare con bianco e brodo. Cuocerle almeno 40 minuti da sole, affinche' diventino un po' rosse.
Lavare e affettare la verza tagliata un poì sottile e aggiungerla sopra le cotolette.
Aggiungere la passata e mezza mela.
Bagnare con brodo e aggiustare di sale.
Cuocere ancora per un'ora bagnando con brodo di tanto in tanto.
Servire la verza con sopra la cotoletta
3.2.2265
Note: Ho messo la mela che aiuta a rendere piu’ digeribile la verza, consiglio di mamma,
Frittata con cime di rapa, ricetta dalla tradizione di famiglia. Passata dalla mamma abruzzese
Autore: Annalisa
Ricetta: Secondo piatto
Cucina: Italiana
Serves: 4
Ingredienti
5 uova
1 mazzo di cime di rapa
60 g di formaggio grattugiato
prezzemolo q.b.
sale q.b.
olio evo
1 spicchio di aglio
Preparazione
Lavare le cime e togliere le foglie piu' esterne.
Tagliarle a pezzetti.
In una padella antiaderente rosolare con un po' di olio uno spicchio di aglio
Unirvi le cime, salare un po' e cuocerle per una mezz'oretta aggiungendo se necessario acqua.
Sbattere le uova con il formaggio, il prezzemolo e un pizzico di sale, versare il composto sulla verdura e cuocere per 5 minuti, poi rigirarla e cuocere altri 5 minuti dalla'altro lato.
3.2.2265
Beh…come farebbe mia zia, io nel panino una fettina ce la metterei! ciao ciao!
Come avete passato il week end? Noi veramente benissimo, complice il tempo! Abbiamo organizzato un ritrovo con amici in montagna in un posto bellissimo “Agriturismo Ferdi”, ve ne avevo gia’ parlato qui. E’ un luogo molto invitante e immerso nelle montagne della val Brembana. Ottimo per i bimbi perche’ pieno di animali , cavalli, pecore, capre, tacchini, pony, coniglietti, infatti organizzano le settimane didattiche con le scuole. Si mangia anche molto bene quello che mi colpisce di piu’ e che mi mangerei in continuazione e’ il loro pane!!!
Tornando a noi e alla ricetta di oggi, non ha nulla a che vedere con i piatti “montanari”, ma è un classico della cucina di mamma. Mi ricordo quando tornavo dal lavoro o da scuola affamata, come mi piaceva trovarlo e soprattutto fare la scarpetta con il pane. Se ci fosse stato il pane del Ferdy ancor meglio!!! Lei metteva anche i capperi, ma io in questo momento non ho molta affinita’ , insomma non mi vanno, percio’ ve lo propongo cosi’
merluzzo alla pizzaiola:
Taralli pugliesi con farina di kamut fatti in casa naturalmente, home made, con la leggerezza della farina di kamut.
Autore: Annalisa
Ricetta: Aperitivo
Cucina: Italiana
Ingredienti
250 g di farina di Kamut
100 ml di vino bianco (per me prosecco)
65 ml di olio
1 cucchiaino di sale
Preparazione
Unire il sale alla farina
Disporla a fontana, al centro versare l'olio, cominciare ad impastare e poi il vino.Formare un impasto omogeneo, coprirlo con la pellicola e farlo riposare una mezz'oretta.
Dopodiche' con la pasta formare dei cilindretti lunghi circa 4 cm e chiuderli.
Distribuire su un piano infarinato in fila tutti i taralli preparati.
Portare a bollore l'acqua e versare i taralli, quando verranno a galla saranno pronti.
Scolarli e adagiarli su un piatto e farli asciugare.
Disporli su una placca da forno e cuocerli a 200°C per 20 minuti
Note
con queste dosi si preparano due teglie, circa una quarantina di taralli