Come avete ben capito sono passata al lievito madre, questo è un po’ piu’ pratico da tenere, e’ una coltura liquida e non ha l’obbligo di essere rinfrescato ogni settimana.
Mi sto facendo un po’ di cultura autodidatta su questo tipo di lievito e il blog a cui faccio spesso riferimento è “Golosando serenamente” di Serena Giovannini, molto affidabile e spiegato veramente bene.
Il chapati, ossia pane indiano non lievitato, e’ stato amore al primo assaggio e lo trovo praticissimo soprattutto quando non voglio comprare il pane, ho esuberi di lievito, non ho molto tempo per la lievitazione e voglio evitare anche di accendere il forno.
In teoria questo tipo di pane viene cotto subito dopo averlo impastato, io lo faccio almeno riposare 3-4 orette, ha una resa migliore.
Ecco la ricetta:
- 100 ml di lievito licoli in esubero rinfrescato il giorno prima o il giorno stesso
- 200 g di farina tipo 1 macinata a pietra
- 100 g di semola di grano duro rimacinata
- sale q.b.
- un pizzico di bicarbonato
- 2 cucchiai di olio
- acqua q.b.
- Pesare la farina, aggiungervi il sale e il bicarbonato.
- Versare in una ciotola il licoli rinfrescato il giorno prima o il giorno stesso.
- Aggiungere due cucchiai di olio e poi la farina.
- A questo punto versare a filo l'acqua fino a formare un impasto morbido e ben idratato.
- Far riposare tre o quattro ore (procedimento non indispensabile, ma io preferisco)
- Prelevare delle palline grosse, stenderle con il mattarello su un piano da lavoro tenendolo infarinato.
- Scaldare una padella antiaderente, ungere con un po' di olio ( si puo' anche senza), posare il chapati che, in me che non si dica, si gonfierà un pò, giratelo, cuocete ancora un minuto.
Ottimo con le verdure saltate in padella!
La dose e’ per circa 10 chapati,dipende dalla grandezza.
Ringrazio chi gentilmente me l’ha regalato!
Byebye