La ricetta di oggi e’ anch’essa un piatto dei ricordi, ma non “del sud” stavolta, bensi’ appartengono alla tradizione culinaria bergamasca di nonna e zia.
Piu’ precisamente alla sorella di mia nonna.
Una donna fragile ma temeraria, che ha passato la prima e la seconda guerra mondiale!
Mi ricordo dei suoi racconti , durante la guerra e’ stata malata di tifo, le e’ stata data l’estrema unzione e con quella e’ risuscitata, e’ morta alla bella eta’ di 93 anni!
Mi raccontava degli aerei, dei bombardamenti, dei tedeschi, tutto sempre vicino alla mitica stufa dove aveva sempre appoggiato un pentolino che spesso conteneva il suo pancotto.
Dovete sapere che era una donnetta magrolina, piccola, non era sposata e con l’eta’ soffriva un po’ di solitudine, ultimamente ci sentiva poco.
Ha sempre mangiato come un’uccellino e ultimamente senza denti ancor di piu’, percio’ un pentolino di pancotto le durava qualche giorno.
“Pan còc, pan net, induina n’do che l’è in che sto che'” (detto bergamasco):
- 200 g di pane raffermo
- brodo vegetale q.b.
- 3 - 4 cucchiai di pomodoro
- prezzemolo
- 1 foglia di alloro e salvia
- sale q.b.
- olio evo
- 1 scalogno
- formaggio grattugiato
- Rosolare con un filo di olio lo scalogno
- Unirvi il pane precedentemente spezzettato a pezzi piccoli
- Ricoprire di brodo vegetale
- Aggiungere il pomodoro, il prezzemolo, l'alloro, la salvia, un filo di olio e far cuocere una ventina di minuti, fino a che il pane si sia ammorbidito bene.
- A piacere potete frullarlo un po' , io l'ho fatto per la bimba.
Vi saluto e buona settimana!
Che belle le ricette dei ricordi e grande la zia Andreina! Alla faccia dell’estrema unzione!
Buonissimaaaa! E che bello il tuo racconto! Grazie a te e alla zia Andreina!
Ciao tesoro! Mai mangiato il pancotto eppure mi ispira tantissimo perchè amo le ricette di una volta e soprattutto con pochi ingredienti! Lo devo provare! Un bacione e buon inizio settimana!
Bel racconto e questa ricetta acquista con questi bei ricordi, un sapore ancora più particolare! Deve essere buonissimo!! Baci Elisabetta
anche mia nonna faceva questa ricettina
mancano vero?
tr3ndygirl.com
un abbraccio
Eh si mancano!Anche l’atmosfera di quelle case manca tantissimo!:) un bacio e a presto
Grazie alla zia Andreina per questa ricetta. In tempo di Corona Virus tutti chiusi in casa ci riscaldero’ il cuore con questa ricetta a mamma e papà bergamaschi. Forza Bergamo sei nei nostri cuori
Forza Bergamo e viva gli Alpini!
che buona la mangiavo da piccolina ma senza il pomodoro……un abbraccio
c’est bien de découvrir d’autre recettes elle a l’air délicieuse
bonne journée
Le ricette di tradizione familiare sono sempre quelle più riuscite, fatte e rifatte sono sempre le più apprezzate a tavola. Brava e grazie Annalisa mi hai fatto conoscere un piatto nuovo. Un abbraccio, a presto.
Tesoro, con questo pancotto mi fai tornare bambina… che bontà!!!!
Que apetecible.
La salvia fresca un lujo.
Un saludito